📚 Premessa
Quest’estate oltre a godermi delle meritate ferie mi sono dedicato alla lettura di un libro leggero e di piacevole lettura. L’ho sempre sentito citare a lavoro per la storia che ruota intorno alla risposta che il super computer Pensiero Profondo restituisce alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull’Universo e Tutto quanto agli scienziati che l’hanno costruito: 42.
Detta così immagino non dica nulla ma vi basti pensare che la risposta a qualunque domanda in un dialogo tra ingegneri informatici può sempre essere 42 destando il compiacimento di tutti i partecipanti alla discussione.
Non conoscendo altro di questo libro mi sono incuriosito e ritengo che sia un must per chi come me si ritiene nel profondo un nerd.
Il protagonista, Arthur Dent scopre che la sua casa sta per essere rasa al suolo per far spazio ad una superstrada ma nello stesso giorno scoprirà che anche l’intera Terra scomparirà per lo stesso motivo solo che l’autostrada da costruire è galattica.
Arthur viene salvato da un suo vecchio amico, Ford Prefect che si dichiara essere un alieno e lo inizierà alla guida galattica per autostoppisti chiedendo un passaggio ad una delle astronavi venute per distruggere la Terra.
Inizia così un’avventura entusiasmante tra episodi comici e entusiasmanti fino ad approdare su Magrathea a bordo della Cuore d’Oro, astronave a “propulsione di improbabilità infinita”, insieme a personaggi surreali. Magrathea un pianeta apparentemente abbandonato nel quale vengono fabbricati su richiesta altri pianeti.
Su questo pianeta viene raccontato come è nata la Terra, chi l’ha commissionata e come Pensiero Profondo sia stato progettato per rispondere alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull’Universo e Tutto quanto
Non svelandovi altro sui personaggi che Arthur incontra in questa avventura e su Magrathea vi consiglio di leggere il libro che risulta scorrevole e piacevole. Non è una lettura impegnata ma offre diversi spunti interessanti. Quelli che mi sono annotato li riporto qui sotto.
Cosa mi porto a casa da questa lettura
- Le risposte più interessanti provengono da domande intelligenti. Se non si sa cosa domandare non ci si può aspettare delle risposte efficaci.
- Anche nei momenti più disperati una sorta di legge fisica porta l’intero universo verso la combinazione più improbabile delle cose, e senza saperlo è la realtà migliore.
- la Terra è solo un piccolo pianeta insignificante se comparato alla Galassia. Per noi è la nostra casa e il nostro mondo… proprio come l’acquario per un pesce rosso. Viene da pensare che si potrebbe vivere con più leggerezza e meno vanità la vita su questo nostro granellino nell’universo.
- Marvin, il robot prototipo con le Caratteristiche da Persona Vera, costantemente depresso perché pur avendo una mente vasta viene utilizzato per scopi ben più basilari e per il quale l’unica soluzione possibile e intelligente è il suicidio. Nel 1979 potrebbe essere bizzarro e comico un robot del genere. Nel 2019 con l’avvento delle Intelligenze Artificiali questi aspetti potrebbero avere dei risvolti profetici.
- La Guida Galattica per Autostoppisti oltre al titolo del libro è anche il dispositivo che usano gli autostoppisti galattici per orientarsi nell’universo ed è esattamente quello che potrebbe essere per noi un ebook reader o un tablet (pensando sempre che è datato 1979 mentre il primo iPad è del 2010).
Rimembranze
Alla fine del libro mi è venuta in mente una foto scattata dalla sonda Voyager 1 nel 1990 mentre si trovava ai confini del Sistema Solare a 6 miliardi di chilometri dalla Terra e che poi è diventata famosa con il nome di Pale Blue Dot
Riferimento
Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti, Mondadori, 2012. Amazon
Le nostre ostentazioni, la nostra immaginaria autostima, l’illusione che noi abbiamo una qualche posizione privilegiata nell’Universo, sono messe in discussione da questo punto di luce pallida. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande, avvolgente buio cosmico. (Carl Sagan, Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space)