📚 Premessa
Negli obiettivi personali di quest’anno mi ero proposto di leggere almeno 3 libri. Lo so non è un grande obiettivo ma con 3 figli il tempo libero è il bene più prezioso che si abbia a disposizione, almeno in questo mio momento storico. Tra i canali YouTube che seguo ho sentito parlare di questo libro di Dale Carnegie (1888-1955) e così ho deciso di aggiungerlo alla lista di quest’anno.
Ultimamente va di moda leggere testi di crescita personale o meglio di self empowerment e questo è stato scritto nel 1936 prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Se proprio devo iniziare proviamo con qualcosa di rodato.
Come trattare gli altri e farseli amici è un libro che come lo stesso autore scrive “un manuale pratico di relazioni umane”. Ecco direi che per un ingegnere può essere un buon inizio parlare di relazioni umane e non di relazioni tra casi d’uso, entità relazionali, algoritmi, diagrammi UML o altre amenità impalpabili.
Quello che segue sarà quindi uno schema di quello che ho letto e se vi potrà essere di aiuto dopo la vostra lettura ne sarò lieto. Giustamente tra i primi consigli del libro c’è quello di appuntarsi delle note ed evidenziare le frasi più di interesse durante la lettura e di riprendere poi successivamente questi spunti. Rileggere i capitoli ed esercitarsi costantemente.
Struttura del libro
Dopo una carriera di alti e bassi e in diversi lavori, Dale approda alla didattica ed in particolare si interessa del pubblico business andando a costruire degli incontri nei quali spiega la sua teoria. Il pubblico al quale si rivolge è però orientato a risultati veloci e pratici e così nasce questo libro che risulta essere proprio un manuale di principi semplici ed efficaci.
Schema per punti e principi
Parte Prima
Tecniche fondamentali per trattare la gente
- “Se vuoi prenderti il miele, non tirar calci all’alveare”. Può sembrare fin troppo banale ma è forse uno dei principi più difficili da controllare. Calato nelle relazioni significa che bisogna imparare a non criticare gli altri perché la critica non porta a nulla, è pericolosa, ferisce il prossimo e lo mette sulla difensiva, proprio il contrario di quello che vogliamo in una relazione costruttiva. L’esercizio è quello di cercare di capire l’altro senza recriminare o condannare perché probabilmente se fossimo al suo posto ci comporteremmo alla stessa maniera.
- Il grande segreto per trattare con la gente. Tutti noi vogliamo essere importanti. Questo messaggio si traduce con l’esercizio di trovare gli aspetti positivi dell’altro per poi donare sinceramente lodi e ammirazione. Questo metterà l’altro in condizioni favorevoli alla relazione. Da ricordare che si parla di complimenti che nascono dal cuore di chi ha riconosciuto nell’altro quella particolare dote, non si tratta di lusinga che invece è superficiale, falsa e inefficace.
- Chi mi seguirà avrà il mondo dalla sua, chi non lo farà camminerà solo in un deserto. Se vuoi parlare con qualcuno devi trovare un argomento che piaccia al tuo interlocutore. Questo lo metterà a suo agio. Non parlare di se ma lasciar parlare l’altro, ascoltarlo con attenzione. Banalmente ad un cliente piace avere la sensazione di aver comprato qualcosa e non che qualcuno gliela stia vendendo. E’ questione di prospettiva.
Parte Seconda
Sei modi per farsi benvolere
- Come essere bene accolti ovunque. Ci si fa più amici in due mesi mostrandosi interessati agli altri che non in due anni tentando di indurre gli altri a interessarsi a noi. Se vogliamo farci degli amici dobbiamo orientarci all’altruismo e all’interesse per l’altro, per la sua storia, per il suo lavoro.
- Un modo semplice per fare subito una buona impressione. Sorridi semplicemente, spontaneamente. E se non si ha voglia agisci come se fossi già felice.
- Se non seguite questo consiglio avrete dei problemi. Chiama le persone per nome.
- Un modo facile per diventare buoni conversatori. Per essere un buon conversatore bisogna imparare prima ad essere buoni ascoltatori. Per interessare mostratevi interessati. Fate domande gradite e fate parlare gli altri.
- Come suscitare l’interesse della gente. Parla delle cose che interessano all’altro
- Come riuscire subito simpatici alla gente. Essere gentili e sinceramente interessati
Parte Terza
Come convincere il prossimo a condividere le vostre opinioni
- Impossibile avere la meglio discutendo. Evita gli scontri verbali:
- controllarsi
- ascoltare
- cercare punti di accordo
- franchezza se ci sono stati errori propri
- promettere di ripensare all’idea dell’altro
- ringraziare l’altro per l’interesse sull’argomento
- proporre un secondo incontro dopo aver ragionato su quanto emerso.
- Come farsi sicuramente dei nemici e come evitarlo. Mostra rispetto per l’opinione altrui senza dar torto agli altri. Socrate diceva di sapere di non sapere e chi siamo noi per sapere più di Socrate? Siamo tutti convinti delle nostre idee e se vengono attaccate ci sentiamo anche noi personalmente attaccati. Come fare? Con modestia non sminuendo la proposta dell’altro ma portandolo a vedere un altro punto di vista.
- Se avete torto, ammettetelo. Ammetti subito il tuo errore prima che ti venga additato
- Una goccia di miele. Cominciate mostrandovi amici
- Il segreto di Socrate. Valorizzare i punti di contatto, entrambi state perseguendo lo stesso scopo. Per fare questo è preferibile fare delle domande al proprio interlocutore al quale possa dire sì perché in accordo. In questo modo con una serie di sì si può portare l’altro a vedere il proprio punto di vista senza mettersi nella difensiva.
- La valvola di sicurezza per far fronte alle lamentele Fa spiegare all’altro la sua posizione senza interromperlo
- Come riuscire a ottenere collaborazione dai nostri simili Non costringere l’altro a fare qualcosa ma spiegagli i benefici di quell’azione deve sentire che sia stato lui ad avere l’idea giusta
- Un sistema che farà meraviglie Vedere dal punto di vista dell’altro
- Quello che tutti vogliono Tutti desideriamo essere capiti
- Un appello che non resta inascoltato L’altro non è in cattiva fede
- Cinema e TV lo fanno: perché voi no? Drammatizza le tue idee
- Se non riuscite in nessun altro modo provate questo sistema Stimolate la competizione
Parte Quarta
Essere un leader: come far cambiare opinione agli altri senza offendere e suscitare risentimenti
- Se proprio si deve criticare un difetto, ecco come cominciare Iniziare dalle cose piacevoli prima delle cose spiacevoli
- Come criticare senza farsi odiare Spesso introduciamo un discorso per poi collegare quello che vogliamo usare come critica con un ma. “E tutto molto bello ma…“. Sostituire al “ma” una semplice “e” richiamando su un comportamento positivo che aiuti a superare un errore piuttosto che criticare l’errore stesso.
- Parlare dei propri errori e difetti Parla dei tuoi errori prima di quelli degli altri
- A nessuno piace sentirsi dare gli ordini Fa domande invece di ordini diretti
- Permettere agli altri di salvare la faccia Dare la possibilità di riabilitarsi
- Come spronare la gente al successo Lodare anche il più piccolo progresso
- L’importanza di una reputazione da difendere Ragionare come se l’altro abbia già la virtù particolare che ti interessa
- Fate in modo che ogni errore sembri facile da correggere Incoraggia l’altro
- Fate in modo che la gente sia contenta di fare quel che chiedete Mostra i benefici che l’altro può ottenere facendo quello che chiedete
Cosa mi porto a casa da questa lettura
- Devo imparare a non criticare gli altri ma capirli.
- La natura dell’uomo non è cambiata in milioni di anni. Quello che desideriamo adesso è paragonabile a quello che volevano i nostri antenati. Se nel 1936 questi argomenti sono così attuali è perchè tutti in fondo desideriamo essere amati per quello che siamo, essere capiti e incoraggiati. In questo ambiente riusciamo a dare il massimo di noi stessi.
- C’è una bella differenza tra l’adulazione e il complimento sincero e solo quest’ultimo può aiutarci a metterci in relazione con l’altro.
- Sorridere sempre. E’ una sorta di profezia che si auto avvera.
- La sensazione è che nel 1936 la società era generalmente più educata e rispettosa di adesso.
- La base di tutto è quella di cercare sempre di mettersi nei panni del prossimo per cercare di capirlo e per valorizzarlo. Così spontaneamente questo sentimento sarà rivolto anche a noi. E’ un principio molto cristiano che viene applicato qui anche nelle relazioni lavorative e non solo.
Considerazioni
Non ho ancora elementi validi per giudicare questo manuale però l’intenzione è quella di provarci veramente a mettere in pratica questi principi.
La lettura è piacevole in ogni caso anche se come premesso nella prefazione alcuni nomi e avvenimenti potrebbero essere distanti per un pubblico odierno ed europeo.
Se siete desiderosi di migliorare le vostre performance di relazione è un buon punto di partenza e dà consigli chiari e concisi… la differenza come sempre la facciamo noi con la nostra volontà.
“Quando due persone sono sempre d’accordo, una delle due non serve.” (Anonimo)