📚 Premessa
Spesso ho visto consigliato questo libro in vari blog e vlog che seguo, ma la vera leva a comprare questo libro è stata una chiacchierata davanti ad un bel bicchiere di vino con un caro amico a cena.
L’argomento è partito dalle b-corporation e dalle organizzazioni Teal per passare poi agli studi sull’intelligenza emotiva e ai libri di Daniel Goleman.
Leggendo il Gene Egoista di Richard Dawkins e l’anno scorso Resisto dunque sono di Pietro Trabucchi mi risultava chiaro che noi come essere umani abbiamo una struttura mentale e fisica che ricorda ancora i nostri ancestrali antenati e che certe dinamiche comportamentali siano risposte ovvie in un mondo che non esiste più.
L’esempio più concreto è come il nostro corpo risponde alla paura bloccandoci oppure caricandoci per la fuga quando invece in una società civile, e nella maggior parte dei casi con rischi controllati potrebbe essere più producente fermarsi e cercare di controllare la paura riconoscendola per poi attuare delle strategie di attenuazione.
Migliaia di anni fa i nostri antenati hanno maturato queste due strade perchè posti di fronte alla vita o alla morte, perchè magari cacciati da qualche animale feroce. Oggi invece potremmo avere paura di un colloquio di lavoro o di parlare in pubblico… non è esattamente la stessa situazione ma il nostro corpo risponde ancora come mille anni fa perchè i tempi dell’evoluzione naturale non sono i tempi dell’evoluzione sociale e culturale.
Daniel Goleman cerca di descrivere in questo libro questi meccanismi ancestrali connotandoli descrivendo le risposte biologiche e chimiche del nostro corpo. Successivamente passa a descrivere come esista oltre ad un quoziente intellettivo anche uno emozionale non meno importante nella valorizzazione dei nostri talenti. Racconta poi come si possano migliorare certi aspetti emotivi e quali possono essere le criticità se non si apprendono le emozioni. Infine riporta alcuni programmi scolastici che aiutano i più giovani a trovare giovamento dalla somministrazione di strumenti per migliorare la propria intelligenza emotiva.
Cosa mi porto a casa da questa lettura
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Gli scienziati cognitivi per molto tempo hanno focalizzato la loro attenzione sulla intelligenza razionale tanto da immaginare il cervello umano come un computer, dimenticando che “i circuiti biologici del cervello sono immersi in una caotica miscela ribollente di sostanze chimiche che non ha nulla a che fare con l’ambiente, a base di silicio, asettico e ordinato, che ha generato la metafora”.
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L’intelligenza emotiva include:
- perseveranza
- autocontrollo
- entusiasmo
- compassione
- automotivazione
- empatia
- speranza
- gestione delle relazioni
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Emozione, dal latino ex moveo è quello che ci porta a muoverci davanti ad una sistuazione, che ci porta ad un’azione di reazione. Se le emozioni prendono il sopravvento l’intelligenza razionale viene totalmente bypassata. L’autore parla di un vero e proprio sequestro neurale, per il quale il sistema limbico, quello più antico (evoluzionalmente parlando), prende il controllo dei segnali neurali bypassando il sistema centrale (basti pensare ai raptus di rabbia). Questo meccanismo è caratteristico della nostra struttura fisica e dalla nostra architettura neurale.
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L’Amigdala conserva la memoria emozionale che è in noi e agisce come una centralina che scatta in determinate situazioni già vissute o ritenute di pericolo. Il problema è che questa struttura spesso è imprecisa è può mandare falsi positivi al resto del corpo a favore di una maggiore velocità di reazione. Ovvio che questi tipi di risposte in un mondo come il nostro possono essere sovradimensionate e portarci a valutazioni emozionali sbagliate. Ecco che saper riconoscere quando stiamo per provare una certa emozione ci può aiutare e riprendere il controllo di noi stessi e di riportare il tutto su un piano razionale.
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La facoltà emozionale lavora a stretto contatto con quella relazionale e ci guida in ogni passo favorendo o inibendo il pensiero logico.
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La Collera fa confluire il sangue alle mani e alle gambe oltre a scaricarci una buona dose di adrenalina e attivare il sistema simpatico. Tutto questo poteva aver senso per difendersi nel Plestocene. Ora può causare più danni che benefici se non gestita correttamente. Si basa su meccanismi di autoconvincimento e autoalimentazione nei quali l’individuo di carica di argomentazioni convincenti per dare sfogo all’impulso. Uno dei metodi più potenti per disinnescare la collera è quello di reinquadrare la situazione in termini più positivi e aspettare che la carica adrenalinica cali.
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La Felicità inibisce i sentimenti negativi. L’amore, la tenerezza, la soddisfazione sessuale risvegliano invece il sistema parasimpatico, diametralmente opposto alla collera.
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La Tristezza ha la funzione principale di farci adeguare ad una perdita attarverso una caduta di energia ed entusiasmo. In pratica è un meccanismo per farci fermare. Una tristezza duratura può sfociare in Depressione
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La Preoccupazione ci fa ripercorrere mentalemente tutto quello che potrebbe andare male e decidere in anicipo la strategia da adottare. E’ un’emozione che diventa negativa quando si inizia a saltare da una preoccupazione all’altra fino a farla diventare una forma di ossessione e Ansia
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Viviamo nell’Epoca della Malinconia, così come il Ventesimo secolo è stato un’Epoca di Ansia.
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La maturità emozionale è fondamentale per riuscire a vivere una vita equilibrata nonostante gli alti e i bassi. Per migliorarsi in questo percorso gli strumenti sono la socialità, il ridere, il vedere gli aspetti positivi, l’automotivarsi, la speranza, l’attività fisica. Tutte cose che sembrano banali ma che se ci pensiamo sono tra le cose più difficili da trovare nei momenti bui della vita.
Conclusione
Daniel Goleman scrive un libro dettagliato e puntuale. Di sicuro per chi come me non è del settore può a volte sembrare impegnativa ma credo che con un po di impegno si possa trovare giovamento da questa lettura che è carica di nozioni ma anche di consigli pratici ed esempi di vita reale. E’ stato un libro che mi ha impegnato diversi mesi ma che ho apprezzato e che spero possa dar riscontro nella mia vita di tutti i giorni.
Riferimento
Daniel Goleman, Intelligenza Emotiva: Che cos’è e perchè può renderci felici, Rizzoli, 25 Maggio 2011. Amazon
Le nuove scoperte scientifiche sono incoraggianti. Ci assicurano che se cercheremo di aumentare l’autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e di stabilire legami sociali – in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva – potremo sperare in un futuro più sereno. (Daniel Goleman).