📚 Introduzione
Mi hanno regalato questo libro che avevo messo in lista consigliato da una ex collega. Non avevo molte attese a riguardo e il mio bias cognitivo me lo faceva immaginare come un trattato simile al corso di Teoria dei Sistemi che seguii nel 2004, tenuto da un grande rettore dell’UNIPD, Marchesini.
Ho quindi iniziato la lettura e da subito ho incontrato un approccio molto americano al tema, pragmatico e basato su esempi pratici. Ecco alcuni appunti.
🚀 Cosa mi porto a casa da questa lettura
Sistema
Un sistema è un insieme di elementi interconnessi in modo da produrre un comportamento che si ripete nel tempo ragiungendo un set di valori determinati. Il lavoro duro è quindi quello di riuscire a descrivere un modello matematico che calzi bene.
Mentre gli elementi solitmente vengono cambiati o mutano lentamente, le parti cruciali sono le interconnessioni. Un loro cambiamento può mutare completamente il comportamento del sistema. Spesso queste interconnessioni descrivono un flusso informativo da un elemento all’altro.
Blocchi costitutivi
- Stock: è un serbatoio (es un portafoglio personale), è dotato di ingressi e di uscite. Se le uscite sono superiori all’entrate il serbatoio cala, viceversa cresce. Questo comporta per esempio che a parita di ingresso diminuendo il flusso di uscita si può far crescere il serbatoio e viceversa.
- Flow: sono le interconnesioni.
- Feedback: è un ciclo chiuso su uno stock che a seconda della tipologia può mitigare o autoregolare il serbatoio (es un termostato) e per costruzione può avere effetto solo sul comportamento futuro. In particolare abbiamo:
- Feedback di bilanciamento: tendono a resistere al cambiamento e riportare il sistema in uno stato target.
- Feedback di rinforzo: tendono a dare un andamento esponenziale del flusso su cui operano perchè si autoalimentano.
- Shifting dominance, Ritardi, Oscillazioni: sono elementi che controllano a loro volta i feedback (es un governo), inseriscono dei ritardi o operano con elementi oscillatori.
Vincoli
- nel mondo fisico spesso vie una legge di conservazione. Questo implica che ad un feedback di rinforzo che pilota la crescita di un flusso di un sistema ce ne sia uno opposto per la descrescita.
- Risorse non-rinnovabili hanno stock limitati.
- Risorse rinnovabili hanno flow limitati.
Resilienza, Auto-organizzazione, Gerarchia
- C’è sempre un limite alla resilienza.
- A volte i sistemi possono avere delle caratteristiche tali per cui si auto-organizzano: creano la propria struttura, creano nuove strutture, imparano, si diversificano e possono aumentare la propria complessità.
- I sistemi gerarchici evolvono dal basso verso l’alto.
Trappole nell’intervenire su un sistema
- Policy Resistance: si cerca di intervenire con politiche per portare il sistema ad un certo obiettivo ma causano l’effetto contrario di quello desiderato (es. politiche di proibizionismo).
- The tragedy of commons: si utilizzano risorse comuni (es. l’acqua potabile) senza tenere in considerazione l’effetto a lungo termine sul sistema.
- Drift to low performance: permettere che gli standard di performance siano influenzati da passati bias negativi. Si tende a dare più importanza a notizie negative che quelle positive e così la percezione dello stato attuale del sistema è influenzata.
- Escalation: quando si innesca una ricerca di far prevalere uno stock su un altro in un circolo viziono per porta a sovrastressare il sistema.
- Success of the successful: quando i vincenti di un sistema si ritrovano ad essere sempre premiati innescanco un meccanismo che aumenta le disparità degli attori in gioco
- Shifting the burden to the Intervenor: quando si sposta il problema agendo sui sintomi, senza agire sulla causa.
- Rule Beating: leggi per governare un sistema danno la parvenza di portare ad un obiettivo ma scatenano meccanismi perversi. (es gli automibilisti rallentano vicino ai velox ma mediamente guidano ad una velocità più elevata).
- Seeking the wrong goal: quando si cerca di raggiungere uno stato del sistema con obiettivi sbagliati, operando quindi sugli elementi non corretti del sistema stesso.
Punti di intervento
Secondo l’autrice gli elementi su cui si può agire per controllare un sistema in ordine di priorità crescente sono:
- Numeri: lavorare sui valori di input e output.
- Buffers: inserire dei cuscinetti di stock.
- Stock-and-flow: lavorare sulle interconnessioni e sulla struttura dei serbatoi.
- Delays: lavorare sui ritardi per mitigare le reazioni agli input.
- Balancing feedback loops: aggiungere feedback di bilanciamento.
- Reinforcing feedback loops: agiungere feedback di rinforzo.
- Information flows: migliorare il flusso informativo tra gli elementi.
- Rules: aggiungere regole, incentivi, punizioni.
- Self-organization: aggiungere al sistema la capacità di aggiungere, modificare la propria struttura in autonomia.
- Goals: lavorare sugli obiettivi del sistema.
- Paradigms: lavorare sul mindset del sistema.
- Transcending paradigms: rimanere adattabili e flessibili.
🍷 Conclusione
Non è stata una lettura facile e devo ammettere che a volte volevo rinunciarvi. Durante le prime pagine non riuscivo a capirne l’obiettivo e il percorso che si voleva fare ma con il passare delle pagine il quadro è diventato più chiaro e soprattutto l’ultima parte mi ha dato spunti interessanti.
🤓 Riferimento
Donella H. Meadows, Thinking in Systems, Chelsea Green Publishing, 2008
“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.” (Eraclito)