Pensieri lenti e veloci (Daniel Kahneman)

01 February 2023, Tags: Libri

📚 Introduzione

Durante una chiacchierata con dei colleghi è stato menzionato più volte questo libro per i suoi concetti illuminanti sul modo di prendere decisioni dell’essere umano in situazioni di incertezza. Gli ultimi libri che ho letto hanno parlato molto dell’essere umano e del suo modo di affrontare la vita e per questo ho deciso di leggerlo (vedi “The basic laws of human stupidity.”, “Perseverare è umano”, “Intelligenza emotiva”, “Resisto dunque sono”). Kahneman, è un premio Nobel per l’economia, ma cosa forse più importante è che l’ha vinto come studioso di psicologia. Diamo per scontato che i nostri ragionamenti siano razionali ma purtroppo è vero il contrario e Kahneman ci aiuta a comprendere come accorgerci di questi Bias cognitivi che si inneschano nelle nostre scelte.

🚀 Cosa mi porto a casa da questa lettura

Riassumo per me i concetti principali che mi hanno colpito durante la lettura.

Sistema 1 e Sistema 2

Il nostro proccesso decisionale che viene attivato continuamente nel nostro vivere si divide in 2 sistemi: sistema 1 (veloce) e sistema 2 (lento). Il Sistema 1, che utilizziamo nella maggior parte dei casi è primitivo, inconsapevole e automatico. Non lo controlliamo, ed intuitivo, impaziente, impulsivo e putroppo è pilotato da scorciatoie e di euristiche inaccurate che derivano dalla nostra esperienza passata o da quello che ci circonda. Ha un grande vantaggio per la specie umana: consuma poca energia e spesso è sufficiente per garantire la sopravvivenza della specie… peccato che nel mondo attuale siano rischieste decisioni di altra natura! Il Sistema 2. È razionale, metodico, cauto e lento. Richiede molta energia, attenzione e non è multi tasking, ma soprattuto non governa il Sistema 1. In una situazione normale, il Sistema 2 può riuscire a vincere sul Sistema 1 ma solo  se non ci sono delle emozioni forti di mezzo e così se il Sistema 2 è già occupato in un task allora il successivo è evaso dal sistema 1.

WYSIATI – What you see is all there is

Questo è il concetto principe del libro di Kahneman: non siamo in grado di considerare tutti i dati a nostra disposizione ma ci basiamo su quello che abbiamo di fronte. Questo in breve è perchè per recuperare tutti i dati dovremmo attivare il sistema 2, molto più dispendioso e lento.

  • Disponibilità: La facilità con cui abbiamo certe informazioni fanno in modo che quest’ultime pesino di più nelle nostre decisioni. Per esempio pensiamo che le probabilità di morire in aereo siano molto più alte di quanto sono realmente, poiché gli incidenti aerei fanno sempre molta notizia.

  • Comodità cognitiva: Più un concetto è chiaro e visualizzabile più lo facciamo nostro. Per esempio “Il vaccino che protegge i bambini da una malattia fatale comporta lo 0,001% di rischio” è uguale a dire “1 bambino vaccinato su 100.000 avrà dei notevoli problemi fisici.” però uno delle due ha più effetto su di noi.

  • Eventi rari: Sovrastimiamo eventi rari e sottostimiamo quelli più comuni. Esempio si muore di più di influenza che in incidenti stradali.

Less is more

E’ più semplice prendere decisioni se ci sono poche informazioni da relazionare nella scelta. Ecco che in ambiti come quelli del primo soccorso meglio avere pochi indici su come valutare la ravità di un paziente. In altro contesto ci è facile pensare che la magioranza molto probabilmente abbia ragione, detta La saggezza della folla. (Influenzare la maggioranza da quindi molto potere… vedere i social e i media classici per questo argomento).

Effetto priming

Il cervello funziona spesso per associazioni relative al proprio vissuto, sia nel passato che nel presente prossimo. Il bias della prima impressione è potentissimo. Vediamo una persona con un gelato in estate e ci viene voglia di gelato…

  • Le scelte fatte per comparazione: dividiamo il mondo in categorie e poi su di esse facciamo considerazioni decisionali, però non sempre è facile gestire la cosa, per esempio la domanda “preferisci le mele o le pesche?” è diversa da ”‘“preferisci le mele o le bistecche?“.

Le ancore

Informazioni casuali possono influenzare, per esempio nelle compravendite facciamo considerazioni sul prezzo iniziale e non sulla valutazione reale dell’immbobile. Ogni diminuzione del prezzo iniziale sarà considerata un successo.

Rispondere ad una domanda più semplice

Quando non sappiamo rispondere ad una domanda difficile allora inconsiamente la traduciamo in una più semplice e rispondiamo a quella. Per esempio alla domanda “Quanto sei felice in questi giorni?”’” viene trasformata dalla nostra mente in ”‘“Di che umore sei?“.

Regredire verso la media

E’ molto probabile che le nostre performance si attestino ad un valore medio. A volte facciamo meglio, a volte peggio ma la nostra percezione delle performance non ne tiene conto. Spesso sopravvalutiamo la nostra abilità di controllare gli eventi che ci circondano, e per questo siamo molti ottimisti a riguardo dei risultati che possiamo raggiungere. Ci illudiamo delle previsioni costruendo storie che conferiscono senso agli eventi passati senza ricordarci della casualità dei fatti. (Basti pensare alle previsioni per il 2019 e quello che il COVID-19 ha fatto). Spesso dovremmo ragionare su quello che quasi certamente non accadrà piuttosto che prevedere cosa possa accadere…

Avversione alla perdita

Siamo di base avversi alle perdite perchè ne diamo un valore maggiore rispetto alle vincite. L’evoluzione umana ci ha portato ad essere molto più attenti ai rischi rispetto a quanto lo siamo per le opportunità. Questo principio si applica in diversi contesti. Per esempio, come spiega la teoria del prospetto, quando ci sono opzioni solo cattive, allora siamo più disposti a rischiare nella speranza di evitare una perdita così come preferiamo la certezza alla probabilità. I soldi poi hanno un capitolo a parte, gli diamo un valore particolare e vi applichiamo tutti i concetti appena espressi. Diamo più considerazione a quello che abbiamo rispetto a quello che non abbiamo e non vogliamo ammettere di aver sbagliato.

🍷 Conclusione

Il libro ha una forte base scientifica e richiede una base di conoscenze matematiche, statistiche per comprendere a pieno gli esperimenti condotti. Inoltre in alcuni tratti, avendo un taglio tecnico può risultare lento e ripetitivo. Questo è il classico libro da leggere, sottolineare, per poi riprendere i concetti all’occasione. I condizionamenti esterni ci governano anche in modo inconscio ma l’esercizio ci può aiutare in molte occasioni. Dobbiamo iniziare a pensare lentamente soprattutto per le scelte di valore.

🤓 Riferimento

Daniel Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Mondadori, 22 Febbraio 2017. Amazon

“La gente è molto sensibile alla pressione e alle sue conseguenze immediate. Gli effetti sul lungo periodo sono più astratti e più difficili da valutare. Pensiamo al riscaldamento globale: quando la minaccia sarà concreta nel tempo, sarà ormai tardi per reagire.” (Daniel Kahneman)


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Scritto da Giuseppe Caliendo con amore 💖 dall'Italia. [Twitter] [LinkedIn][Github][Tutti i tag]

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