Padre ricco padre povero. (Robert T. Kiyosaki)

01 April 2023, Tags: Libri

📚 Introduzione

Questo è uno dei libri più citati da chi si avvicina ai libri di crescita personale e in particolare alla educazione finanziaria e per questo ho deciso di leggerlo. Spoiler, nonostante in Italia sia arrivata la traduzione nel 2004 il libro risale al 1984 quindi alcune argomentazioni vanno contestualizzate al periodo narrato quindi non prenderei per oro colato quello che si dice nel libro, oltre ad alcuni concetti sulla elusione fiscale che non mi appartengono.

Quello che penso sia importante è l’approccio e l’idea che si debba avere una educazione finanziaria fin da piccoli.

🚀 Cosa mi porto a casa da questa lettura

Il libro ruota intorno a 6 insegnamenti che l’autore apprende nella sua infanzia grazie ad un padre putativo che lo inizia alla educazione finanziaria. Gli insegnamenti sono a misura di neofiti e quindi comprensibili ad ognuno di noi.

1. I ricchi non lavorano per i soldi ma fanno lavorare i soldi per loro

L’unico bene che possediamo è il tempo. Il lavoro è quindi una soluzione temporanea per un problema a lungo termine. Entrare nell’ottica di far “lavorare” il denaro per noi ci permette di acquisire tempo. Se poi ci lasciamo prendere dal pattern che più guadagniamo più spendiamo allora non usciremo mai dal circolo fizioso del “topo nella ruota” (the rat race).

2. I ricchi comprano degli attivi mentre i poveri e la classe media comprano dei passivi

Una delle regole principali dell’economia finanziara personale è distinguere gli attivi dai passivi. La definizione è banale mentre la sua comprensione spesso non lo è. Un attivo è qualcosa che mette soldi in tasca, passivo che li toglie. Un esempio concreto è quello di credere che la prima casa sia un investimento. Questo non lo è perchè genera solo uscite e non entrate. E’ un asset certo ma entra nel gioco di flusso di cassa (cash flow) come voce di passività. Un’azienda può avere capitale ma non sarà sostenibile se non ha un cashflow positivo perchè andrà via via ad erodere il suo capitale.

3. I ricchi badano ai propri affari

Il lavoro è importante per iniziare il proprio percorso di indipendenza finanziaria perchè porta ad un cash flow attivo, però è solo l’inizio. Il passo successivo è quello di investire in attivi per aumentare sempre di più il proprio cash flow. Kiyosaki propone anche una lista di investimenti:

  1. attività commerciali che non richiedono la tua presenza
  2. azioni
  3. obbligazioni
  4. immobili che producono guadagni (un appartamento da affittare)
  5. prestiti offerti ad altre persone (in Italia potrebbero essere cambiali)
  6. diritti d’autore per opere intellettuali (es. libri o musica) e brevetti
  7. qualsiasi altra cosa che abbia un valore sul mercato e che produca reddito.

L’autore suggerisce poi 4 expertise da sviluppare:

  1. contabilità
  2. investimenti
  3. conoscenza del mercato
  4. legge

4. I ricchi usano le aziende per pagare meno tasse

In alcuni stati le tasse sulle persone fisiche sono superiori alle tasse sulle persone giuridiche. Questo permette a chi possiede un’azienda di scaricare alcune spese sull’azienda stessa ed essere stipendiati da essa. Inoltre permette di proteggere i propri beni personali da quelli societari.

5. I ricchi inventano i soldi

Oltre all’educazione finanziaria i ricchi sviluppano anche intelligenza finanziaria che permette di cogliere nuove opportunità e che si esprime nei seguenti ambiti:

  1. identificare e cogliere le occasioni
  2. capire quali sono i migliori investimenti
  3. accettare che per investire bisogna prendere qualche rischio eminimizzare tale rischio investendo in modo più oculato
  4. capire che in materia di investimenti molte persone non vincono mai per paura di perdere (ma che invece perdere un po’ è il solo modo di migliorarsi e capire come vincere).
  5. Esistono due categorie di investitori: quelli che comprano investimenti già pronti (es. un package di azioni) e quelli che creano degli investimenti. Se vuoi rientrare nella seconda categoria devi sviluppare queste 3 competenze:
    • Trovare un’opportunità che tutti gli altri non hanno (ancora) visto
    • Raccogliere soldi
    • Lavorare con persone intelligenti.

6. I ricchi lavorano per imparare e non per guadagnare

Come negli ambiti tecnici, l’esercizio e l’allenamento ci prepara a migliorare le nostre performance e questo vale anche per l’educazione finanziaria.

🍷 Conclusione

Da questa lettura mi porto a casa molte riflessioni e spunti interessanti ma mi rimane una domanda fondamentale: che cos’è la ricchezza?. Per cosa vale la pena essere ricchi.

🤓 Riferimento

Robert T. Kiyosaki, Padre Ricco Padre Povero. Quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro, Gribaudi, 2004. Amazon

“La definizione di successo è avere la libertà di essere se stessi.” (Kiyosaki)


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Scritto da Giuseppe Caliendo con amore 💖 dall'Italia. [Twitter] [LinkedIn][Github][Tutti i tag]

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