Su Nettuno piovono diamanti (Adrian Fartade)

15 September 2020, Tags: Libri

📚 Premessa

Dopo aver letto il primo libro di Adrian Fartade, A piedi nudi su Marte, ed essere riuscito a vederlo dal vivo il Novembre scorso a Padova grazie al Mensa Italia non potevo non leggere la sua seconda opera che narra delle esplorazioni spaziali da Giove fino al confine del sistema solare. In questa sua seconda fatica si concentra sulla storia degli espliratori del cielo che hanno dedicato la vita ad osservare e scoprire nuovi mondi e di come scienziati e astronomi abbiamo lavorato per decenni a fianco di sonde che ancora ci mandano segnali sulla Terra e che hanno inziato la loro avventura quasi 30 anni fa.

Cosa mi porto a casa da questa lettura

Mi segno qui alcuni punti che più mi hanno incuriosito e che riporto qui per ricordarmene un domani:

  • Giove non è come ci raccontano un gigante gassoso ma potrebbe essere meglio immaginarlo come un pianeta liquido la cui densità aumenta fino al centro del pianeta. Abbiamo addirittura delle registrazioni di Juno che entra nella magnetosfera di Giove. Bow shock Jupiter

  • Giove e gli altri giganti del sistema solari hanno una massa così grande da spostare il baricentro del sistema solare fuori dalla superficie solare nonostante le dimensioni del Sole. Giove ha una massa di 318 volte la Terra e un millesimo del di quella del Sole, mentre Saturno un centinaio di volte quella della Terra. Baricentro del sistema solare.

  • All’interno del sistema solare a mezzo miliardo di chilometri dal Sole, ci sono delle lune di ghiaccio e roccia, con oceani liquidi come quelli che vediamo sulla Terra, ma sepolti sotto una crosta di ghiaccio, riscaldati magari da sorgenti idrotermali. Sono di gran lunga tra i posti più promettenti che abbiamo mai scoperto dove cercare la vita, peccato che non abbiamo gli strumenti per poterci andare.

  • Gli anelli di Saturno sono un continuo di detriti probabilmente causati dall’esplosione di alcune lune. La maggior parte è molto sottile, addirittura tra i cinque e i dieci metri. Ipotizziamo che 100 milioni di anni fa (al tempo dei dinosauri sulla Terra) Saturno potesse essere sprovvisto di anelli.

  • Saturno è come un mini sistema solare vedendo la numerosità di corpi che gli ruotano attorno.

  • spesso i pianeti più distanti di Saturno sono caratterizzati da criovulcani cioè vulcani di ghiaccio

  • Urano ha l’asse di rotazione inclinato di quasi 100 gradi il che fa si che sembri rotolare e non ruotare in rivoluzione intorno al Sole. Un polo rimane quindi esposto al Sole per ben 42 anni ma nonostante questo la temperatura rimane molto fredda fino ai -216 gradi celsius.

  • Nettuno invece è così distante che se la distanza tra la Terra e la Luna fosse di un metro Nettuno si troverebbe a 12 km! La luce del Sole è un millesimo di quella percepita sulla Terra.

  • New Horizons che ci ha permesso di vedere Plutone aveva un modulo il modulo RTG che produceva 245,7 watt, perdendo circa 3,5 W ogni anno e il computer di bordo era un Mongoose-V MIPS R3000, con una CPU da 12 Mhz, della stessa famiglia di processori MIPS usati anche per la Playstation 1 e 2.

  • le fotocamere usate per scattare le foto avevano dei sensori digitali CCD (charge-coupled device) che mi fanno ritornare alla mente Federico Faggin, il nostro grande inventore Italiano che ha inventato il chip, il touchscreen e i sensori per le fotocamere digitali. Ho appuntanto in questo aricolo la sua biografia qui. Queste fotocamere trattengono il 90% in più di luce rispetto alle vecchie lastre.

  • Attualmente la definizione di pianeta dice che il corpo celeste in questione deve:

    1. orbitare intorno al Sole
    2. essere sufficientemente massiccio da diventare circa sferico sotto la sua propria forza di gravità
    3. liberare la sua orbita da altri detriti grazie alla sua gravità.

Conclusione

Rispetto al primo libro ho notato una verve inferiore, come se l’autore sapesse già che quello che stava per terminare era il secondo di un terzo libro che probabilmente stava già scrivendo visto che lo menziona più volte. Altra considerazione è data dal fatto che alcune missioni interessanti erano state rimandate o stavano continuando a mandare informazioni interessanti durante la stesura stessa del libro e quindi perde un pò di quella freschezza e “meraviglia” del primo volume. Ad ogni modo Adrian ha un modo di scrivere scorrevole e il libro si fa leggere in scioltezza come sempre e non manca di chicche e cartoline immaginarie di come possano essere i paesaggi dei pianeti più lontani nel nostro sistema solare.

Riferimento

Adrian Fartade, Su Nettuno piovono diamanti, Rizzoli, 12 marzo 2019. Amazon

Per esempio voi, fermi sulla Terra, vi muovete insieme a lei intorno al Sole a 30 km al secondo (tranquilli, non serve aggrapparsi, ci pensa la gravità!). Mentre succede tutto questo, il Sole si sta muovendo rispetto al centro della Via Lattea, la galassia in cui ci troviamo, a circa 230 km/s, che sono ben 828.000 km/h! Insomma, se pensate a dove eravate un paio di ore fa, da allora avete già percorso oltre un milione e mezzo di chilometri rispetto al centro della galassia! (Adrian Fartade)


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Scritto da Giuseppe Caliendo con amore 💖 dall'Italia. [Twitter] [LinkedIn][Github][Tutti i tag]

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